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CIRCUITO APERTO: venerdì da Artegna E’ BELLO VIVERE LIBERI! con MARTA CUSCUNA

UDINE – Con l’apertura imminente delle sale teatrali, va in archivio Circuito Aperto, la rassegna gratuita in streaming dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. L’ultimo appuntamento in programma è anche uno dei più attesi perché venerdì 23 aprile alle ore 21 dal Nuovo Teatro Mons. Lavaroni di Artegna, con la collaborazione degli Amici del Teatro, Marta Cuscunà porterà in scena È bello vivere liberi!, lo spettacolo che l’ha proiettata sulla ribalta nazionale grazie anche all’attribuzione del Premio Scenario per Ustica 2009, rivolto dall’Associazione Scenario al miglior lavoro inedito incentrato sulle tematiche dell’impegno civile e della memoria. La storia di Ondina Peteani, prima staffetta d’Italia, deportata ad Auschwitz nel 1943 verrà presentata gratuitamente sulla pagina Facebook e sul canale YouTube ERTFVG proprio due giorni prima delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione d’Italia.

Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Giannantonio. Ondina a soli 17 anni partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d’Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all’occupazione fascista dei territori Jugoslavi. Il suo percorso inizia con le riunioni clandestine della scuola di comunismo dove, con straordinario anticipo, fioriscono anche i valori di emancipazione femminile e di parità tra uomo e donna. A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili. La sua vicenda però, è stravolta bruscamente nel ’43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell’incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l’unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!

Lo spettacolo utilizza linguaggi differenti, dal monologo civile ai burattini, fino al teatro di figura con pupazzi; gli oggetti di scena sono opera della scenografa Belinda De Vito.