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Alle porte di Cividale, la storica Villa de Claricini riapre al pubblico A PARTIRE DAL 2 MAGGIO

Bottenicco di Moimacco (UD), 26 aprile 2021 – Villa de Claricini Dornpacher riapre i battenti. Dopo i lunghi mesi di chiusura forzata dovuti all’emergenza pandemica, la storica dimora cinquecentesca situata nel piccolo borgo rurale di Bottenicco di Moimacco, alle porte di Cividale, si prepara ad accogliere nuovamente il pubblico con visite guidate, in programma la prima e la terza domenica di ogni mese, e un ricco calendario di iniziative culturali.

Si parte dunque domenica 2 maggio 2021 con il primo appuntamento en plein air. Oltre alla grande casa dominicale, alla chiesa e ai giardini all’italiana e all’inglese parte della proprietà, il pubblico potrà accedere anche alle mostre che la Fondazione de Claricini ospita in occasione del proprio cinquantenario e del 700mo anniversario della morte di Dante Alighieri, figura intimamente legata a Villa de Claricini: fu infatti proprio un de Claricini, Nicolò, a trascrivere nel 1466 la Divina Commedia, dotando così il suo casato e il Friuli di uno dei più antichi codici danteschi tuttora esistenti.

Quattro le esposizioni dedicate al sommo Poeta: una mostra di cartoline postali prodotte nel primo Novecento e parte del fondo librario della Fondazione de Claricini Dornpacher; un percorso espositivo di pagine miniate a cura del maestro Massimo Saccon e della calligrafa Maria Valentinuzzi; una mostra di artisti contemporanei, “Dante fra ombre e luci”, e infine, nel giardino, una serie di venti sculture sempre ispirate alla commedia dantesca.

Le visite guidate si concluderanno con una degustazione dei vini tipici prodotti dall’azienda agricola della tenuta, che comprende 170 ettari biologici e sostenibili coltivati a vigneto. Proprio per le sue caratteristiche di sostenibilità, l’azienda vitivinicola de Claricini è stata recentemente premiata da Confagricoltura fra le migliori 100 aziende italiane del settore.

L’accesso alle visite guidate è possibile solo tramite prenotazione accedendo al sito visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432 733234,

Siamo molto felici di poter ripartire con le attività in presenza – commenta il Presidente della Fondazione, Oldino Cernoia. – attività che proprio quest’anno saranno particolarmente numerose grazie alla concomitanza con l’anniversario dantesco. Accoglieremo il pubblico nel pieno rispetto delle normative anticovid, permettendogli così di poter apprezzare al meglio le bellezze della nostra villa e del nostro splendido parco. In questa direzione si collocano anche i recenti interventi di manutenzione straordinaria che stanno interessando alcune parti della proprietà e che si concluderanno entro il mese di giugno, in tempo per i nostri prossimi eventi all’aperto.”

Ed infatti, saranno più di 40 gli appuntamenti che si susseguiranno a Villa de Claricini per celebrare il 50mo anno della Fondazione omonima e ricordare Dante Alighieri a 700 anni dalla morte: concerti, mostre, incontri, conversazioni con numerosi esponenti del panorama culturale nazionale e internazionale si susseguiranno in villa e in altre sedi regionali grazie alla collaborazione con alcune fra le più prestigiose istituzioni del territorio: da Casa Zanussi di Pordenone, all’Associazione Mittelfest, alla Società Filologica Friulana, al Conservatorio e all’Università degli Studi di Udine.

Il progetto della Fondazione è sostenuto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche del Ministero della Cultura, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Agenzia di PromoTurismoFVG, dalla Fondazione Friuli, dalla Camera di Commercio di Udine e Pordenone, dalla Banca di Cividale e da oltre 50 prestigiosi enti pubblici e privati di livello internazionale, nazionale e regionale.

Villa de Claricini Dornpacher – cenni storici e artistici

Visitare Villa de Claricini Dornpacher significa immergersi nella cultura e nella storia del ricco patrimonio culturale friulano. Incorniciata dai suoi giardini e incastonata tra vigne e brolo a pochi chilometri di distanza da Cividale, la villa fu edificata intorno alla metà del secolo XVII dalla famiglia de Claricini Dornpacher e dal 1971 è sede della Fondazione omonima istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini (1891 – 1968), ultima proprietaria della villa, con lo scopo di conservarne il patrimonio storico e artistico e promuovere studi e manifestazioni culturali.

Davanti alla villa, esposto a sud, si apre un giardino all’italiana racchiuso da balaustre. Il grande pavimento centrale di pietra, scandito ai margini da vasi di limoni e fiori, divide simmetriche aree verdi ornate da arbusti di bosso, statue e fontane. Oltre la balaustra si sviluppa poi un vasto parco di circa due ettari con prato e bosco, dove sono presenti gruppi di essenze secolari come faggi, abeti, cedri e lecci.

La villa, per volontà della famiglia de Claricini Dornpacher, conserva in ogni sua stanza pregevoli collezioni d’arte. Affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, disegni, fotografie, documenti d’archivio, libri, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettile domestica raccontano la storia plurisecolare della proprietà, della famiglia cui appartenne per secoli e del territorio.

L’intero corpus della proprietà è stato oggetto di recenti interventi di manutenzione straordinaria che hanno interessato la facciata del “Foledor”, il parco all’inglese con il relativo viale monumentale e le numerose statue che costellano il giardino all’italiana.

C.L.